MILANO (ITALPRESS) – Una recente analisi effettuata dalla Commissione parlamentare d’Inchiesta sul Sistema Bancario e finanziario sui prestiti “post Covid”, ha fatto emergere che, al 4 maggio 2020, solo un quarto delle richieste di importo superiore ai 25.000 euro erano state accolte, nonostante l’accesso al Fondo di Garanzia delle PMI fosse subordinato esclusivamente ad una valutazione del profilo economico-finanziario dell’azienda, analizzando i dati dei bilanci chiusi. Una cifra estremamente bassa, che ha fatto nascere da più parti un dibattito sull’effettiva efficacia del provvedimento messo in campo dal governo, ma anche sul ruolo delle banche e sulla loro prontezza nel mettere a disposizione delle aziende la liquidità necessaria. Ma dopo una falsa partenza, il sistema dovrebbe essersi adeguatamente oliato e anche i numeri resi noti dall’Abi dimostrano che nelle ultime settimane anche i prestiti più sostanziosi iniziano ad essere erogati con maggiore puntualità. Raggiunto da Italpress, Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi, ha spiegato che “l’Associazione non ha per legge nessuna funzione di direzione, gestione o controllo, non ha flussi di dati specifici e non può entrare mai nelle singole vicende delle banche. In generale però, esprimiamo soddisfazione per l’ampio superamento del mezzo milione di domande pervenute dalle banche al Fondo di Garanzia”. Dai dati resi noti ieri dall’Abi, infatti, le domande di prestito giunte alle banche italiane legate al Post Covid ammontano a 523 mila (+28 mila rispetto al giorno prima), per un totale di 24,5 miliardi di euro (oltre un miliardo in più rispetto al giorno precedente). Di queste, le domande fino a 25 mila euro sono divenute circa 476 mila (oltre 25 mila in più rispetto al giorno precedente), per oltre 9,7 miliardi. (ITALPRESS).