Gela. E’ tra i coinvolti nel recente blitz “Revenge”, che ha portato a ricostruire ulteriormente il presunto scontro in atto tra due nuclei familiari, i Trubia e i Raitano. Il ventitreenne Giuseppe Trubia, fratello del ventenne Rosario Trubia invece accusato anche di tentato omicidio, ha ottenuto un provvedimento di scarcerazione dal giudice delle indagini preliminari del tribunale. Il gip ha dato seguito all’istanza avanzata dal legale di fiducia, l’avvocato Filippo Incarbone. Gli sono stati imposti gli arresti domiciliari. Il giovane, prima che scattasse il blitz, era già ristretto ai domiciliari, dato che i carabinieri lo avevano arrestato dopo aver trovato una pistola nell’ovile di famiglia. Adesso, gli viene contestata inoltre la presunta rapina, che gli avrebbe consentito di impossessarsi dell’arma, inizialmente nella disponibilità dei Raitano.
La difesa del giovane ha deciso di non rivolgersi ai giudici del riesame, avanzando istanza al gip. Altri indagati, invece, hanno presentato ricorso al tribunale nisseno e le loro posizioni verranno valutate ad inizio giugno.
