Gela. E’ un tema amministrativo che ha spezzato il filo politico che legava l’amministrazione del sindaco Lucio Greco e il Partito Democratico, che nelle prossime ore deciderà sull’eventuale addio alla giunta, dopo le dimissioni dell’assessore Grazia Robilatte. Sulla gestione dell’emergenza verde pubblico, negli ultimi tempi, si giocano anche molti interessi economici. Anche l’asse Greco-Trainito ha patito gli effetti di un’emergenza, che ha inevitabilmente investito la municipalizzata Ghelas, guidata dall’imprenditore, scelto direttamente dal sindaco. C’è già stato un primo affidamento esterno, da circa 49 mila euro, assegnato alla società Coveca. Il settore ambiente, da alcune settimane guidato dal dirigente Grazia Cosentino, avrebbe dovuto procedere ad una nuova assegnazione, per individuare un’azienda esterna che potesse occuparsi di “bonifica dalle erbe infestanti attraverso decespugliamento delle aree pubbliche”. Un totale di 129 mila euro che sarebbe dovuto servire a coprire i costi, con l’invito alla procedura sotto soglia rivolto a sette aziende del settore. Negli ultimi giorni, però, pare ci sia stato un cambio di rotta. Le attività verranno svolte da Ghelas, con un ribasso del 30 per cento “sui costi desunti dai prezziari di riferimento”. In base a quanto si legge nel provvedimento del settore ambiente di Palazzo di Città, attendere l’espletamento dell’iter di gara avrebbe fatto slittare l’avvio dei lavori.
Si ritorna da Ghelas, dopo che l’amministratore Francesco Trainito aveva lamentato l’assenza di risorse economiche che potessero assicurare gli interventi richiesti dal municipio. Erano volate parole pesanti, pronunciate dal sindaco Lucio Greco. L’improvviso cambio di strategia, pare dopo una riunione tenutasi a Palazzo di Città, è arrivato solo poche ore prima che scoppiasse il caso dell’assessore dem Grazia Robilatte, che ha comunicato al partito di voler rinunciare alla giunta, dopo la definitiva rottura politica con Greco.