Gela. Lo scorso gennaio vennero fermati nella zona degli arrivi dei traghetti, nel porto di Messina. Trasportavano venti chili di marijuana, nascosti in un trolley ritrovato nel portabagagli di una vettura presa a noleggio. Per il ventinovenne Alessandro Peritore e per il quarantanovenne Marco Brasile è arrivata la condanna a tre anni di reclusione. L’ha decisa il gup del tribunale messinese, dopo che le difese hanno optato per il rito abbreviato. I poliziotti della città dello Stretto, quelli della mobile di Caltanissetta e del commissariato di via Zucchetto, probabilmente li monitoravano già da diverso tempo. Viaggiavano su due diverse vetture. La droga era nel portabagagli dell’automobile guidata da Brasile, mentre Peritore avrebbe fatto da supporto, anche per individuare, lungo la strada, eventuali posti di blocco o controlli delle forze dell’ordine. Davanti a quanto scoperto dai poliziotti, i legali, gli avvocati Flavio Sinatra e Carlo Autru Ryolo, hanno deciso di accedere ad un rito alternativo, così da evitare il dibattimento e una pena superiore.
Alla fine, dal gup è stata pronunciata la condanna a tre anni di reclusione. A marzo, erano stati concessi i domiciliari ad entrambi gli imputati.
