Gela. Gli adeguamenti tecnici ancora da effettuare su progetti già finanziati, il personale che manca, ma anche tanti interventi rimasti senza esito. Nello scontro a distanza tra i vertici locali di “Unità siciliana” e l’assessore ai lavori pubblici Ivan Liardi sono ancora molti i punti che non tornano, almeno secondo ex assessori come Flavio Di Francesco e Francesco Salinitro, ora riferimenti locali di “Unità siciliana”. Pochi giorni fa, sulla scorta di quanto riportato da questa testata, si erano detti molto preoccupati dal fatto che diversi progetti del “Patto per il Sud”, già finanziati, mancassero dell’adeguamento ai criteri minimi ambientali, previsti dalla normativa in materia entrata in vigore a novembre di tre anni fa, proprio quando i due ex assessori lasciarono Palazzo di Città. “Prendiamo atto dell’ipersensibilità dell’assessore sulle criticità rilevate che riguardano il Comune, ma per quelle che riguardano la Regione si astenga e piuttosto compartecipi alla protesta. L’assessore e la giunta dovrebbero preoccuparsi non soltanto di verificare lo stato degli adempimenti, ma dovrebbero agire di concerto per porvi rimedio – dicono i vertici di “Unità siciliana” – ricordiamo che gli adempimenti tecnici sui progetti non sono una competenza politica, ma degli uffici. Alla politica competono però la gestione e il buon fine dell’azione amministrativa. Abbiamo sollecitato ripetutamente l’amministrazione comunale a prendere atto della grave insufficienza di risorse umane della quale soffre il Comune e a verificare, oggi che il patto di stabilità è sospeso, la fattibilità di bandi per assumere nuovo personale qualificato e avviare corsi di formazione e aggiornamento. Siamo critici, fortemente critici, sul modo di operare di questa giunta, ma siamo sempre propositivi e lo siamo ancora oggi accettando l’invito dell’assessore ad un confronto sui temi, ma per farlo occorre che l’amministrazione sia trasparente, che faccia conoscere ai cittadini lo stato dell’arte dei progetti, di tutti i progetti, il loro stato di avanzamento, le criticità rilevate, l’iter di gara e i prossimi cantieri in programma”.
Per “Unità siciliana”, però, non ci sono solo i passi falsi su progetti consistenti, anche da un punto di vista economico, ma tanto è ancora da fare in città. “C’è il progetto delle case popolari di Macchitella inviato al Ministero dalla vecchia amministrazione, ci sono i tanti problemi irrisolti sui quali saremo costantemente presenti e pressanti perché sono obiettivi di fondamentale importanza per la nostra città. C’è di più caro assessore, c’è perfino un programma elettorale ricco di idee, di proposte e di promesse alla cui formazione lei non ha partecipato, ma che accettando la carica di assessore si è impegnato a realizzare perché i cittadini, gli elettori, si rispettano – concludono – a proposito di essere propositivi gradiremmo che si avviassero a soluzione anche problemi di altro tipo come il rifacimento di largo San Biagio, che da oltre un anno deturpa l’ingresso del cimitero monumentale, o la riqualificazione di piazza Mattei, con il suo obelisco profondamente modificato rispetto a quello allora consegnato al Comune e c’è la sistemazione della passeggiata sul lungomare, invasa da dune di sabbia”.
Ora siete diventati scienziati e quindi il potere logora a chi non ce l’ha.
Questa amministrazione sta deludendo oltre le aspettative. Non badano alla città’ ma agli interessi personali. La curva del degrado sta scendendo sempre più giù’ in un totale clima di abbandono e di anarchia totale. La nave gela e’ in balia alle onde e ai venti ed il sindaco comandante non riesce a drizzare il timone.