Gela. Ossessionata dalle sue abbondanti curve ha iniziato una dieta ferrea sfociata presto con l’anoressia. Una diciassettenne in pochi mesi è riuscita a dimagrire di venti chili ma rifiuta ogni forma di cibo.
All’insaputa dei genitori e degli amici ha iniziato a vomitare tutto quello che mangiava. Prima creando uno stimolo artificiale, successivamente in maniera naturale. Senza per questo saltare i pasti.
Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate fino al ricovero ospedaliero avvenuto nella mattinata di ieri. E’ stata accompagnata al Pronto soccorso dai genitori che finalmente hanno compreso la drammatica situazione.
La diciassettenne è stata sottoposta al day hospital psichiatrico. Sono stati interpellati i psichiatri del presidio ospedaliero e gli assistenti del servizio sociale che adesso dovranno adottare i provvedimenti necessari. L’adolescente viene mantenuta sotto stretta osservazione e dovrà iniziare una cura ferrea per evitare un drammatico epilogo.
Sulla vicenda viene mantenuta la massima riservatezza. Anche i genitori dell’adolescente potrebbero finire sotto i riflettori delle forze dell’ordine chiamati a comprendere meglio l’esatta dinamica dei fatti. Secondo le prime indiscrezioni di corsia la diciassettenne avrebbe negato di avere rifiutato ogni forma di cibo. Sarebbero le analisi effettuate dagli specialisti a mettere in discussione le sue parole, oltre, naturalmente, il suo aspetto fisico esile. “Purtroppo la situazione dei disturbi alimentarsi è in forte aumento- spiega Stefania Pagano, psicologa e responsabile della sede Meter locale (che garantisce consulenza gratuita) -.
E’ diminuita l’età di insorgenza delle situazioni. Le cause non sempre sono da imputare ad un particolare forma fisica. Si nascondono spesso disagi familiari che trovano sfogo in questo non accettarsi, rifiutando il cibo. Si arriva a compromettere tutti i parametri vitali, fino alla sospensione del ciclo mestruale che in alcuni casi sfocia con la morte.
E’ una malattia che debilita il corpo e distorce la realtà. Non si vedranno mai magre fino al rifiuto stesso della propria femminilità”.