Gela. L’addio alla direzione medica del “Sant’Elia” di Caltanissetta giunto da Pasquale Di Mattia, che ha deciso di non accettare la prosecuzione dell’incarico in sostituzione, lasciando scoperti anche i nosocomi di San Cataldo e Mussomeli, ha subito suscitato la reazione sindacale. Il segretario provinciale della Funzione Pubblica della Cgil Rosanna Moncada ha scritto ai manager Asp. “Questo è l’ultimo episodio in ordine temporale di una continua perdita di professionisti dell’Asp di Caltanissetta, sia sanitari sia amministrativi”. A rischio c’è la tenuta di strutture importanti nell’equilibrio del sistema sanitario territoriale. Secondo il sindacato, è fondamentale avviare un percorso di stabilizzazione, che tocchi il personale dirigenziale ma anche quello amministrativo, oltre al comparto medico ed infermieristico. Sono ancora tanti quelli che decidono di lasciare, per collocarsi in altri territori.
“Per la delicatezza degli incarichi ricoperti da tutti questi professionisti, per la mancanza di direttori di strutture complesse e a causa dell’arresto delle procedure di assunzione e stabilizzazione del personale dirigente e non in servizio – aggiunge Moncada – si rischia di provocare una paralisi e un conseguente danno irreversibile ai servizi sanitari ospedalieri e territoriali della provincia. Non nascondiamo la nostra preoccupazione per la china che ha preso l’organizzazione della sanità in provincia e siamo consapevoli di essere ancora in piena emergenza Covid, ma non si può attendere oltre. Si dia immediatamente corso a tutte le procedure per i concorsi in itinere, specialmente al “Sant’Elia”, alla copertura di tutti posti vacanti e alle stabilizzazioni di medici, infermieri e di tutto il personale precario in servizio”.