Gela. Le deroghe al regolamento sull’occupazione del suolo pubblico avevano iniziato a valutarle già prima dell’emergenza Covid, in vista del periodo estivo e per andare incontro alle richieste di tanti esercenti. Nel primo pomeriggio di oggi, il consiglio comunale, seppur in remoto, ha approvato il provvedimento, ora calibrato sulla riapertura della fase 2. I consiglieri della commissione sviluppo economico rivendicano, anche politicamente, il loro ruolo. “Con l’improvvisa pandemia, ci siamo subito posti il problema di creare uno strumento per affrontare la ripartenza di queste attività, chiuse per due mesi contro ogni previsione, in modo confacente alle nuove disposizioni e soprattutto in modo tale da garantire ai commercianti la medesima capacità ricettiva – dicono il presidente Rosario Faraci e i componenti Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Emanuele Alabiso e Pierpaolo Grisanti – sfruttando al massimo la bella stagione ormai alle porte. In questa fase, abbiamo sempre lasciato da parte le polemiche a favore del mero lavoro e a vantaggio della città. Non ci siamo volutamente esposti rispetto al lavoro che stavamo facendo perché abbiamo sempre ritenuto che la condivisione con i colleghi di tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti, fosse prioritaria, certi del fatto che in questo momento storico serva umiltà, duro lavoro, responsabilità e determinazione e non certo passerelle come qualcuno ha fatto senza curarsi di concedere altri tipi di contributo”. Non chiamano direttamente in causa nessuno, né di maggioranza né di opposizione, ma il messaggio che arriva dalla commissione sembra diretto principalmente a pezzi dei pro-Greco.
“Ringraziamo il consiglio comunale e quanti hanno atteso senza pressioni su tempistiche e merito del regolamento, mostrando buon senso e fiducia nella commissione, seppur appartenenti all’opposizione – continuano – auspichiamo nel contempo che quanti hanno cercato di minare il percorso, che oggi ha portato ad un importante atto propedeutico per la ripresa economica della città, facciano appello alla propria onestà intellettuale e ridiano il giusto ordine alle cose”. Dalla commissione rilanciano chiari segnali politici e allo stesso tempo fanno sapere di essere impegnati su altri fronti, dagli sviluppi dei progetti del “Patto per il Sud” e “Agenda Urbana”, passando dal tentativo di individuare misure per il rilancio dell’agricoltura. “Non interessa ai membri di questa commissione occupare la scena strumentalizzando il collasso economico per un consenso politico – concludono – con responsabilità vogliamo solo dare un contributo fattivo agli operatori, tenendo sempre ben in mente che tra le prerogative del consigliere c’è la tutela dell’ente comunale, senza esporlo a potenziali ricorsi o danni erariali”.