Gela. “I commercianti locali non stanno attuando rincari dei prezzi. In caso contrario, invitiamo i cittadini a segnalarceli”. Le organizzazioni di categoria fanno sapere che la fase 2 delle riaperture, almeno in città, non è segnata dalla strategia del rialzo a tutti i costi. “Le attività in riapertura non stanno attuando nessun rincaro prezzi, anzi, nonostante tutto stanno promuovendo le loro attività con sconti o promozioni sugli articoli o servizi in vendita – dicono Francesco Trainito (Confcommercio), Antonio Ruvio (Casartigiani) e Armando Grimaldi (Fipe) – è una prassi isolata, in varie parti d’italia, ritoccare i listini per rifarsi dei minori guadagni e dei costi di sanificazioni dei locali. In ogni caso, se da queste parti qualcuno dovesse accertare un comportamento di questo tipo, segnali alle associazioni eventuali aumenti dei prezzi praticati da bar, ristoranti, parrucchieri, negozianti e artigiani, in modo da combattere possibili speculazioni legate all’emergenza Coronavirus”.
“Gli esercenti locali hanno tenuto duro in questi mesi e ciò che desideravano di più era riprendere il loro lavoro, ritrovare i clienti ed assicurare sicurezza e servizi. Siamo certi che quella degli aumenti è una vox populi che va assolutamente smentita – continuano i rappresentanti di categoria – poiché il fine degli artigiani e dei commercianti cittadini è ripartire e non gravare sui consumatori, altrimenti si entrerebbe in un circolo vizioso, senza nessun vincitore”. Tanti clienti temono che con la riapertura, dopo mesi di fermo, gli esercenti ne possano approfittare aumentando i prezzi in maniera scriteriata.