Gela. Le turbolenze intorno alla guida della Ghelas Multiservizi e il caso degli incarichi legali affidati ad una stretta familiare del sindaco Lucio Greco non fanno dormire sonni tranquilli alla maggioranza “arcobaleno”, che già soffriva di evidenti difficoltà di convivenza. Tanti alleati attendono risposte dal sindaco. Una parte dei pro-Greco ha fatto chiaramente capire di non condividere più la linea dell’amministratore della municipalizzata Francesco Trainito, a sua volta espressione di uno dei gruppi politici a supporto degli “arcobaleno”. Il sindaco lo ha voluto alla guida della società in house, individuando nell’imprenditore un tecnico in grado di far ripartire un’azienda che non ha mai brillato sul piano dei numeri e dei bilanci. Nelle ultime settimane, la situazione è precipitata. L’avvocato è intervenuto con parole molto dure rivolte a Tranito, in concomitanza della presentazione di un progetto che dovrebbe centralizzare nella struttura Ghelas l’intera cabina di progettazione per programmi di investimento strategici come “Patto per il Sud” e “Agenda Urbana”. L’imprenditore ha sempre dichiarato di non aver mai avuto problemi con Greco e di non nutrire alcuna volontà di lasciare l’incarico. Ha però contrattaccato, puntando l’obiettivo praticamente sui gangli politici dell’alleanza, dal Pd ai civici di “Una Buona Idea” per finire con i fedelissimi del sindaco, che sono confluiti nel gruppo di “Un’Altra Gela”. Ha sollevato il sospetto che pezzi di maggioranza, in vista di un ritorno elettorale, non lo vogliano più a condurre un’azienda, in passato lottizzata per assicurare incarichi e prebende politiche. Greco, piuttosto aspro nei toni delle risposte, ad oggi non sembra propendere per un cambio di rotta e anche quest’attesa convince poco alcuni alleati. Il caso della municipalizzata, negli ultimi giorni, sembra poi passato in secondo piano.
I consiglieri di centrodestra hanno scritto al segretario generale, chiedendo verifiche su diversi incarichi legali (almeno cinque) affidati dal municipio alla nipote del primo cittadino. Tra questi procedimenti, anche quello che sarebbe partito dall’azione intentata dal figlio di Greco, pure lui avvocato. Per il centrodestra, ci sarebbe un evidente conflitto di interessi. Greco ha spiegato che la vicenda troverà risposte sia sul piano amministrativo che su quello politico. Ha parlato di “un colpo basso” sferrato dal centrodestra, proprio negli stessi giorni dell’affaire Ipab “Aldisio” (che tocca alcuni esponenti di opposizione). Ha citato l’inchiesta che i magistrati della procura hanno avviato sui rapporti tra Ipab e la società privata, della quale fanno parte esponenti di centrodestra. Gli alleati del sindaco sembrano attendere risposte precise su quanto sta accadendo, non accontentandosi della sua controreplica a caldo. Se dovessero emergere anomalie sugli incarichi legali, dopo le verifiche del segretario generale, allora la situazione si complicherebbe ancora di più. Al momento, non sarebbero in programma vertici per affrontare gli ultimi nodi di una maggioranza che ha sempre fatto molta fatica a trovare stabilità. Non è da escludere che qualche alleato possa chiedere pubbliche spiegazioni al sindaco, aprendo nuovi fronti.