Gela. Sono centinaia gli ambulanti locali che attendono di ripartire dopo un lockdown che per loro non è finito e le organizzazioni di categoria, anche a livello locale, hanno chiesto misure per la ripresa. A Palazzo di Città, almeno per questo settore, attendono indicazioni dal governo. Una cosa è certa, se dal 18 maggio ci dovesse essere il via libera, il banco di prova sarà il mercato rionale di via Madonna del Rosario. Sarà in quell’area che verranno testate le misure, inevitabili con un’allerta Covid che non è di certo finita. “Il test vero e proprio lo faremo nel mercato di via Madonna del Rosario – dice l’assessore Terenziano Di Stefano – le dimensioni ridotte ce lo consentono. Stiamo già lavorando, anche insieme a Confesercenti. Prevediamo ingressi controllati, sanificazione e l’uso di cestini. Non ci sarà alcun liberi tutti. Per ora, invece, è assolutamente impensabile lo svolgimento del mercato settimanale. Non ci sono le condizioni e potrà ripartire solo se avremmo riscontri favorevoli dalle misure che adotteremo in via Madonna del Rosario. Tutto però dipende dalle decisioni del governo e dai decreti. Sono fuorvianti quelle notizie che fanno riferimento alla ripresa dei mercati in altri Comuni. Ci sono delle disposizioni del governo che vanno rigidamente adottate. Non sarà più come nella fase precedente al Covid”.
L’amministrazione comunale a breve dovrebbe ufficializzare le misure per andare incontro alle richieste di esercenti e imprese in crisi. Probabilmente, lo farà al tavolo della prossima settimana con le parti sociali. Un dato certo sembra già esserci. Quest’anno il Comune non incasserà circa un milione di euro. Sono somme che avrebbe dovuto ricevere dal pagamento di tributi come Tosap e Tari, invece “congelati” a seguito dell’emergenza Covid. “Almeno un milione non verrà incassato dal Comune – conferma Di Stefano – e, indirettamente, è anche una delle prime misure adottate dall’amministrazione comunale che in questo modo ha consentito ad esercenti e imprese in difficoltà di avere un primo risparmio. Le misure verranno adottate e anche le nostre proposte rimangono ferme”. La strada verso la normalità economica, della quale il territorio è orfano ormai da anni, non sarà certamente semplice. Non a caso, ieri per la prima volta, le parti sociali hanno denunciato lo spettro dell’usura.