Gela. Personale medico e staff dell’aeroporto di Comiso si sono resi protagonisti di una corsa solidale, contro il tempo, per trasferire a Bologna il fegato prelevato dal corpo di una pensionata gelese di 82 anni, clinicamente morta. “Riapriamo l’aeroporto di Comiso per un’operazione solidale, legata ad un espianto di organi – scrivono i vertici dello scalo ibleo -.
Questa notte abbiamo messo il nostro scalo a disposizione di un Bombardier Learjet 40 proveniente da Linate e diretto a Bologna per il trasporto sicuro di un fegato dall’ospedale di Gela. Nonostante la prolungata chiusura in poche ore l’aeroporto è tornato pienamente operativo!”
Sono stati, nella notte, i medici dell’equipe di neurologia dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta, col supporto del personale di Rianimazione di via Palazzi, ad accertare la morte e prelevare il fegato, senza per questo dovere chiedere il parere ai parenti, in quanto vedova. Sono stati informati i nipoti che descrivono la pensionata deceduta in Rianimazione, come una persona buona e dai sani principi cristiani.
L’ottantaduenne era stata ricoverata nel reparto di Rianimazione, dopo l’assenso della direzione strategica, nei locali sanificati e privi di pazienti covid-19. La scorsa notte il quadro clinico della donna è precipitato fino al decesso, sfociato nell’espianto degli organi.