Gela. La società “La Fenice”, che da circa un anno gestisce strutture e servizi dell’Ipab “Aldisio”, deve lasciare gli immobili e riconsegnarli. Il commissario nominato dalla Regione per portare avanti la casa di ospitalità ha decretato la nullità degli atti sottoscritti dai rappresentanti della società privata e da quelli dell’Ipab, prima del commissariamento retta da don Giovanni Tandurella. Il commissario straordinario Giuseppe Lucisano parla di “molteplici profili di illegittimità”. Non ci sarebbero mai stati i presupposti di legge per cedere immobili e servizi al gruppo privato, che è stato al centro anche di molteplici polemiche politiche, perché legato ad esponenti sconfitti al ballottaggio alle amministrative dello scorso anno. La scelta di Lucisano, che ha annullato d’ufficio tutti i provvedimenti, scaturisce dal parere che era stato richiesto al legale catanese Agatino Cariola. Dalle verifiche sarebbe emerso il sospetto di un danno erariale, da collegare al trasferimento di strutture e servizi, riferibili all’Ipab. Da tempo, sono in corso indagini condotte dai pm della procura e dai carabinieri. Il commissario avrebbe trasmesso la delibera anche alla procura e ai militari. In base agli accertamenti amministrativi condotti, pesanti dubbi riguardano le fideiussioni in capo alla “Fenice” e il recente rigetto della Scia da parte del Comune. C’è stata un’ispezione condotta da personale Asp e dai carabinieri che ha fatto emergere presunte irregolarità autorizzative.
I vertici de “La Fenice”, inoltre, non avrebbero fornito le necessarie risposte alle note e alle richieste documentali, negli ultimi mesi inoltrate dalla gestione commissariale dell’Ipab. Sotto verifica sarebbe finita la trattativa che ha portato all’accordo. Si ipotizza che non ci sarebbero state trasparenza e pubblicità, d’obbligo invece per un ente pubblico. Nessun altro gruppo sarebbe stato messo nelle condizioni di partecipare ad un’eventuale assegnazione. Tutti fattori che hanno spinto Lucisano ad annullare le deliberazioni. I vertici de “La Fenice” potranno impugnare gli atti al Tar, ma adesso si porrà probabilmente un’altra conseguenza, quella occupazionale. La società privata ha assorbito personale Ipab e ha assunto propri dipendenti. I sindacati dovranno valutare l’intera situazione, sempre più delicata. Il commissario ha firmato l’annullamento, per “ripristinare la legalità violata”, dopo essere intervenuto anche sugli atti finanziari.
Pian piano la giustizia farà emergere tante altre irregolarità di cera gente che ha sempre approfittato e depauperato il nostro territorio. Soddisfatta