Gela. Un furto, l’ennesimo, anzi, il diciassettesimo in pochi mesi. Ancora una volta ai danni della Nautica Service, una delle ditte nautiche di maggior prestigio della città. Una di quelle ditte che per il loro appeal internazionale dovrebbero essere il fiore all’occhiello della comunità e che invece vengono ostinatamente abbandonate al loro destino, preda di ladri e di vandali.
Negli scorsi giorni in pieno lockdown i soliti ignoti hanno portato a termine l’ennesima razzia nei capannoni della ditta della famiglia Adragna.
In queste settimane, complice la quarantena e la frana del costone che ha isolato quel tratto di strada, i ladri hanno avuto ancor più vita facile e hanno dato libero sfogo ai loro istinti.
Una volta all’interno degli uffici si sono spostati nell’area del capannone dove hanno portato via diversi motori fuoribordo che tanti diportisti affidano alla ditta alla fine della stagione, attrezzi di ogni tipo e hanno provato a portare via anche lo scooter del titolare, per quest’ultimo però hanno dovuto desistere perché non sono riusciti a creare uno spazio sufficiente per portarlo via.
Non contenti si sono appropriati di due pc, una stampante e diversi prodotti per la nautica.
Negli scorsi giorni l’amara scoperta di Antonio che fatica a trattenere la rabbia. Decine di migliaia di euro in fumo in queste diciassette incursioni, una mazzata che difficilmente la ditta potrà sostenere. Come se non bastasse i vandali hanno visitato anche l’altra parte del molo, dove hanno rubato una quindicina di paletti dell’illuminazione e danneggiato pesantemente tre centraline di alimentazione per l’acqua e la corrente.
Un colpo, l’ennesimo, che Antonio ha deciso di non incassare più. Oggi l’imprenditore è stanco ed è pronto a mollare tutto.