Gela. Non si stempera la polemica tra le fila dei democratici dopo la seduta di consiglio comunale di giovedì sera. Il gruppo del Pd, infatti, non sembra accettare di buon grado la presa di posizione assunta dal presidente e compagno di partito Giuseppe Fava.
“Noi – spiega Enrico Vella facendosi portavoce degli altri esponenti Pd al civico consesso – non vogliamo vendette, non abbiamo preso di mira nessuno, tantomeno il sindaco o il presidente Fava. In aula, al momento di votare l’aliquota Tasi da inserire nel regolamento, perché di questo stiamo parlando, abbiamo assunto la scelta di seguire le stesse politiche del governo Renzi. Perché dovremmo alzare le tasse che i cittadini devono pagare? Dato che ci accusa, la trovi il presidente una soluzione alternativa”.
Il rischio paventato dall’intero gruppo è quello di eccessive strumentalizzazioni.
“Il presidente Fava – aggiunge Vella – dovrebbe soltanto svolgere, in maniera assolutamente terza, il suo ruolo. Siamo stanchi di dover stare in aula sempre sotto l’assillo di accuse e senza trovare riscontro in una giunta spesso assente alle riunioni consiliari. Se per evitare di far pagare aliquote elevate bisogna tagliare qualche festa, noi siamo pronti a farlo immediatamente. Non siamo noi quelli che mettono a rischio le finanze dell’ente”.