Gela. L’asse deve necessariamente passare da Roma, soprattutto per progetti che negli anni sono rimasti al palo, nonostante le promesse di lavoro e investimenti milionari. Il dialogo istituzionale l’amministrazione comunale lo sta tenendo soprattutto con il senatore grillino Pietro Lorefice, che pochi giorni fa ha spiegato pubblicamente l’intenzione di sostenere la nascita di un hub dell’economia circolare nel territorio locale. Rispuntano però anche ipotesi già battute in passato. Il senatore pentastellato ha esplicitamente parlato della volontà di sostenere progetti per impianti solari termodinamici, richiamando quello previsto nella zona di Roccazzelle, ma mai entrato nel vivo. Un investimento potenziale non inferiore agli ottanta milioni di euro, in passato proposto dalla società Reflex Solar Power, ma che si è impantanato tra ritardi e burocrazia fin troppo lenta. Negli scorsi giorni, il sindaco Lucio Greco e il senatore, su iniziativa del consigliere comunale pentastellato Virginia Farruggia, hanno avuto un nuovo scambio di vedute. Tra gli altri, ha preso parte il vicesindaco Terenziano Di Stefano. C’è stata un’analisi sul possibile futuro di un’altra grande incompiuta, quella speranza occupazionale che era stata ribattezzata “Ciliegino”. Del polo agro-fotovoltaico si sono perse le tracce e da qualche mese la Regione ha provveduto a revocare le autorizzazioni alla cooperativa Agroverde, che per prima l’aveva proposto, senza garantire il prosieguo dell’investimento. Pare che si stia verificando l’eventualità di far rientrare il polo sotto la copertura del nuovo decreto Fer2, che finanzia programmi per la produzione di rinnovabili da sistemi innovativi. “Per ripartire dobbiamo mettere in campo più opzioni – dice Lorefice – serve una visione ampia e guardare a più fronti. Dobbiamo essere lungimiranti e coraggiosi. Sì, abbiamo parlato anche del progetto “Ciliegino”.
Lorefice attende alcune risposte dal ministro Stefano Patuanelli, a sua volta del Movimento cinque stelle. “Con il ministro stiamo verificando diversi aspetti che riguardano non solo il Fer2 ma anche le aree di crisi complessa – aggiunge il senatore – la prossima settimana dovrebbero arrivare risposte ancora più dettagliate”. Sul polo “Ciliegino”, il sindaco ha sempre spiegato che ci sarebbero diversi gruppi del settore interessati a rilevare l’intero progetto e pare che discorsi aperti ci siano con i referenti di un gruppo turco. In questa fase, si discute di intenzioni politiche che spingono verso progetti per la produzione di energia su vasta scala e che potrebbero ottenere l’appoggio romano.