Gela. Le porte chiuse dal gruppo di centrodestra sono solo l’ultimo capitolo di uno scontro politico che va avanti ormai dalla campagna elettorale dello scorso anno. I consiglieri che alle amministrative hanno appoggiato il candidato leghista hanno categoricamente detto no ad un invito al dialogo giunto dal sindaco Lucio Greco, ritenuto politicamente strumentale. Tra Greco e i consiglieri di Avanti Gela, Fratelli d’Italia e Lega non corre buon sangue e tante vicende collaterali lo confermano, dal ricorso per ottenere l’annullamento dell’esito elettorale al caso dell’Ipab “Aldisio”. Il sindaco, che secondo il centrodestra ad un anno dall’insediamento non ha ottenuto alcun risultato, rivolge l’attenzione ad altre “fette” politiche di opposizione. “La posizione di chiusura ad ogni possibilità di dialogo da parte degli esponenti del centrodestra, non mi sorprende – dice Greco – mi sorprende, invece, il silenzio degli altri consiglieri di opposizione, come la grillina Virginia Farruggia e l’indipendente di sinistra Paola Giudice. Da loro mi aspetto una presa di distanza netta dalle dichiarazioni del centrodestra populista, perché non possono confondersi o essere assimilate a chi è molto lontano dai loro riferimenti ideologici”.
Un invito che potrebbe creare due opposizioni, una intransigente e l’altra maggiormente disposta al dialogo con l’amministrazione comunale. Sul piano politico, il Movimento cinquestelle e l’indipendente Paola Giudice hanno sempre chiarito di non riconoscersi nel gruppo di centrodestra, anche se spesso hanno condiviso forti azioni di critica alla giunta. Greco sembra rinunciare a qualsiasi confronto con il centrodestra rappresentato all’assise civica e anzi la crepa è sempre più marcata. “Assumono certe posizioni solo per difendere alcuni privilegi – dice riferendosi ai consiglieri di centrodestra – che nulla hanno a che vedere con gli interessi della città”. Dalle parole del sindaco traspare il sospetto che l’opposizione dura e pura del centrodestra possa nascondere altri obiettivi, non politici.