Gela. Da oltre un mese, attendono una convocazione mai più arrivata. Gli ex operai delle aziende Comeco e Procontrol, per settimane mobilitati dopo aver perso il posto di lavoro, aspettano ancora d’incontrare il prefetto di Caltanissetta Carmine Valente.
L’impegno era stato assunto anche a Palazzo di Città, a conclusione di un incontro fra gli stessi operai e il sindaco Angelo Fasulo. Dopo un primo rinvio per sopraggiunti impegni, dalla prefettura non è più giunta alcuna comunicazione. Insomma, gli operai si sentono abbandonati: senza lavoro e, almeno per il momento, senza alcuna possibilità di rientrare in fabbrica.
La loro mobilitazione era iniziata anche per contestare i criteri d’assunzione adottati dagli imprenditori subentrati a quelli che, per anni, avevano gestito i contratti con il gruppo Eni.
I responsabili di Nuova X Gamma ed Eurocoop, gruppi subentrati a Procontrol e Comeco, infatti, hanno scelto di dare precedenza alle esigenze tecniche piuttosto che a carichi familiari e anzianità di servizio.
In questo modo, anche operai ultracinquantenni, di punto in bianco, si sono trovati fuori dai cancelli della fabbrica Eni.