Gela. Il taglio dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud” ha scatenato un muro contro muro nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, soprattutto all’indomani del voto in commissione bilancio all’Ars, che ha sostanzialmente ratificato le scelte della giunta regionale. Diversi esponenti civici non hanno fatto mistero di aver individuato nei partiti (sulla carta loro alleati in giunta) possibili pedine di un corto circuito politico, che ha favorito il taglio. Sul banco degli imputati è finito principalmente l’Udc, che a livello cittadino è il canale di riferimento dell’assessore Mimmo Turano, proponente della delibera di definanziamento. I vertici locali del partito hanno stretti contatti con Turano e l’ingresso in giunta dei centristi sembrava poter assicurare una sorta di salvacondotto sui fondi del Patto per il Sud. Tutto questo non c’è stato, ma i centristi non sembrano sentirsi responsabili e anzi hanno ribattuto alle accuse degli alleati, durante gli ultimi confronti di maggioranza. Il consigliere comunale Salvatore Incardona, che è attuale coordinatore cittadino del partito, esclude che possa esserci un collegamento tra il voto della commissione bilancio e la delibera del novembre di un anno fa, che proponeva il definanziamento dei 33 milioni di euro destinati alla città. Secondo gli esponenti centristi, il voto di commissione ha riguardato un percorso diverso, riferibile ad una delibera del gennaio dello scorso anno. “Il parere è stato reso per portare in aula la finanziaria e far approvare la riprogrammazione dei fondi”, dice il consigliere Udc. Secondo Incardona e gli esponenti del partito, i fondi destinati alla città attraverso il Patto per il Sud non sono stati vincolati ad altri capitoli di spesa.
“Gela non ha ancora perso nulla e con la delibera del novembre di un anno fa – aggiunge – la giunta regionale non ha disposto nessuna obbligazione vincolante, da coprire con i soldi destinati alla città”. Per lo stato maggiore locale dell’Udc, il rapporto istituzionale tra giunta e governo regionale non sarebbe affatto compromesso. Non a caso, i centristi fanno notare che l’assessore Turano ha messo a disposizione del Comune gli uffici tecnici del suo assessorato. “Non ha mai detto che Gela non riceverà ciò che gli spetta – aggiunge Incardona – o che la nostra città sia decaduta dalla possibilità di accedere ai fondi”. Argomenti che probabilmente l’Udc farà entrare nel convulso dibattito interno ai pro-Greco.
L’ assessore Turano venga a GELA e abbia il coraggio di dire cosa voglia dire il voto della commissione al bilancio che convalida la bocciatura
dei finanziamenti per GELA