Gela. Buoni spesa che ancora non sono stati consegnati a tante famiglie in difficoltà, la crisi istituzionale scatenata dal taglio dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud e gli interventi per arginare l’emergenza economica. E’ un fiume politico in piena il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, che bolla l’amministrazione comunale come “inefficiente”, al punto da “perdere la credibilità davanti a tanti cittadini in crisi”. “Piuttosto che pensare a come far convivere tutti gli alleati, organizzando riunioni di maggioranza ogni settimana – dice Scerra – il sindaco dovrebbe fare qualcosa per consegnare i buoni spesa a famiglie che non hanno più nulla. Quando dovrebbero mangiare? L’emergenza è iniziata due mesi fa e ancora c’è chi attende di avere un sostegno. E’ inconcepibile. Ogni giorno, siamo subissati da richieste di aiuto. La debolezza del sindaco e la sua incapacità di gestire l’emergenza si comprendono anche dai ritardi enormi nell’effettuazione dei tamponi. Non è mai riuscito ad avere una risposta concreta da Asp. Ci sono Comuni molto più piccoli, ad esempio Niscemi, che riescono ad assicurare la massima efficienza. Invece, in città è tutto lasciato all’improvvisazione, sulla pelle dei cittadini”. Un affondo senza scorciatoie politiche, al culmine di una dialettica sempre più aspra, che tra Scerra e Greco non si è mai mancata. “Sui 33 milioni di euro del Patto per il Sud – aggiunge – stanno cercando di difendere l’indifendibile. L’assessore al ramo non è riuscito ad assicurare i finanziamenti alla città, nonostante in maggioranza ci siano tutte le forze politiche che hanno collegamenti diretti con la Regione. E’ una sconfitta clamorosa per la città. Tutti parlano di ricorso, ma dov’è quello che era stato annunciato dal Pd?”.
Da “Avanti Gela”, e più in generale dal blocco consiliare di centrodestra, dovrebbe a breve arrivare un ulteriore pacchetto di proposte per tentare di arginare la crisi economica, in attesa della proposta unitaria dei pro-Greco. “La Tari sui rifiuti va subito portata in consiglio comunale – conclude – posticiparne il pagamento non serve a nulla. Come dovrebbero pagarla cittadini che non lavorano da mesi e aziende che sono ferme dall’inizio dell’emergenza Covid? L’unica soluzione è il blocco totale per il 2020”.