Gela. Tra le categorie maggiormente penalizzate e che premono per la riapertura ci sono acconciatori, barbieri ed estetisti. Il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ci sta pensando seriamente mentre Casartigiani, per voce del Presidente Nazionale Giacomo Basso, ha espresso grande disappunto. “La decisione del Governo di ritardare ulteriormente fino all’1 giugno queste attività appare davvero di difficile comprensione – sottolinea Casartigiani – tenuto conto che non meno di altre attività le disposizioni sanitarie sul distanziamento, l’utilizzo dei DPI, e le regole di sanificazione degli ambienti appaiono sufficienti a garantire la necessaria sicurezza per la clientela e i lavoratori. Saremmo stati e siamo disponibili anche a discutere di eventuali regole aggiuntive, se necessarie, per rendere la frequentazione dei locali ancora più sicura”.
“E’ inaccettabile una penalizzazione così dura di un settore già fortemente provato dalla crisi e colpito da una grande presenza di attività svolta in nero direttamente al domicilio del cliente e al di fuori da ogni controllo”.
Il settore, in Italia, conta oltre 130 mila imprese con più di 250 mila addetti. Davvero troppi per non essere debitamente attenzionati dal Governo.
Antonio Ruvio Presidente Casartigiani del Golfo di Gela. “Se il Governo ritiene che debbano essere definite ulteriori condizioni per la sicurezza di lavoratori e cittadini, che le definisca da subito per consentire di riaprire al più presto. Le imprese sono ormai allo stremo delle forze ed in condizioni economiche molto critiche, tutto ciò desta preoccupazione anche sul fronte della tenuta sociale di scelte scellerate come quella di una chiusura così prolungata e senza dare una giusta ed immediata liquidità alle imprese per affrontare le spese aziendali”.