“Fateci stare con i nostri cari”, ancora forte appello: “Riaprite i cimiteri in città”

 
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Gela. La partenza della fase 2, che il governo ha fissato dal prossimo 4 maggio, potrebbe portare molti Comuni a disporre la riapertura dei cimiteri. Un tema che in città interessa migliaia di persone, in attesa di poter ritornare a salutare i loro cari. Già negli scorsi giorni, alla nostra redazione erano arrivate diverse richieste. Dopo il discorso del premier Giuseppe Conte e senza avere certezze sulla riapertura immediata dei cimiteri in città, sono giunte altre segnalazioni. Un nuovo, forte, monito arriva dalla famiglia di Angelo Scalzo, il sedicenne che due anni fa perse la vita a causa di un terribile schianto lungo la Gela-Caltanissetta. Ritornava in città dopo aver sostenuto le prove di esame per il patentino di guida. Il padre e la madre, ormai dall’inizio dell’emergenza, non sono più stati in grado di potergli stare vicino. “Il nostro appello – spiegano – è rivolto a tutte le autorità e alle istituzioni. Fateci stare con i nostri cari. Riaprite i cimiteri. Lo chiediamo con il cuore in mano, abbiamo bisogno di andare da nostro figlio”. Situazioni che si somigliano tutte e che sono connotate dall’infinito affetto familiare verso chi non c’è più.

“Ho perso mio padre otto mesi fa – dice Grazia Scerra – e non posso andare a trovarlo. Chiedo a chi di competenza di intervenire e riaprire i cimiteri. Il mio dolore è quello di tante altre madri di famiglia e di figli che non possono più stare vicini ai loro cari a causa di un maledetto virus. I cimiteri non sono luoghi di assembramento”. Ad oggi, gli appelli non hanno ancora sortito l’effetto che tanti si attenderebbero, ovvero la riapertura dei cancelli dei cimiteri cittadini, in attesa della fase 2.

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