Sedotto e abbandonato, ottantenne denuncia la moglie polacca

 
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Gela. E’ stato circuito perché vedovo e depresso oppure ha ceduto all’amore? E’ quello che dovrà stabilire il tribunale, chiamato a riaprire l’indagine che vede indagata una donna di origini polacche, oggi quarantaquattrenne.

E’ stata la Corte di Cassazione ad accogliere il ricorso del vedovo, assistito dai legali Raffaella Nastasi e Flavio Sinatra. L’uomo ha denunciato una sorta di “estorsione impropria”. La moglie infatti aveva preteso un “regalo” di 30mila euro per continuare a stare sotto lo stesso tetto. Dopo però che l’uomo acconsentì alla richiesta, aprendo un conto corrente dedicato e versando i soldi richiesti, la moglie sparì non facendosi più rivedere. Da qui la querela di parte e l’avvio di una indagine.

La procura però ritenne che non c’erano gli estremi per il reato di circonvenzione di incapace. Secondo il gip, che archiviò l’inchiesta, il vedovo era cosciente quando consegnò i soldi alla moglie. Da qui il ricorso in Cassazione. L’allora ottantenne conobbe e sposò la quarantenne polacca nel dicembre del 2010. Subito dopo il matrimonio iniziarono i problemi. L’uomo denunciò la sparizione di assegni, soldi in contanti e oro dall’abitazione. Dopo una denuncia ai carabinieri la donna ammise di essersi appropriata di denaro e oggetti in oro e li restituì al marito. A quel punto il marito sebbene ferito e deluso decise di ritirare la denuncia contro la moglie. I problemi però non finirono lì. La donna a quel punto avrebbe preteso dal marito trentamila euro. Venne accontentata ma abbandonò Gela per tornare in Polonia. Tutto il resto è nelle carte bollate ed una separazione legale già in atto.

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