Gela. Non c’era la grande folla che ci si aspettava al comizio promosso dal movimento dei disoccupati, retto da Enzo D’Ovidio. Il leader, ieri pomeriggio, nella centralissima piazza Umberto, ha ammesso che “la lunga lista di disoccupati conta sedicimila persone – spiega D’Ovidio – La loro assenza non è giustificata”.
Tra le richieste del movimento, sostenuto comunque da una sporadica presenza di giovani, è stata avanzata una “gestione civile e democratica dell’acqua. La risorsa idrica è un nostro diritto – conclude D’Ovidio – che paghiamo a caro prezzo senza avere una erogazione continua”.
Tra gli intervenuti, sul palco allestito in piazza Umberto, Emanuele Campailla uno dei tanti giovani gelesi disoccupati. “I miei coetanei temono di esporsi perché intimoriti dalla politica – incalza – il nostro è un movimento apolitico che mira solo a fare rispettare i diritti negati. Non vogliamo competere con i pensionati che lavorano in nero sottraendo il lavoro a noi giovani”.