Gela. Due cittadini rumeni, Aurelian Rata di 30 anni, e Gabriel Samfir, di 25 anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Gela per prostituzione minorile. A denunciarli è stata una ragazzina rumena di 15 anni, che aveva segnalato ai militari la scomparsa della sorella.
I carabinieri hanno anche individuato e sequestrato l’alcova, ovvero un appartamento in via Aretusa, a pochi metri dalla centralissima piazza Umberto, che i due rumeni usavano per fare prostituire la ragazzina. Ogni prestazione veniva pagata 50 euro. Identificati e denunciati due clienti: sono gelesi di 40 e 65 anni.
L’indagine è stata fulminea. Sabato pomeriggio una pattuglia del Reparto Territoriale impegnata nelle operazioni di controllo del territorio notava, nel corso Vittorio Emanuele, una ragazza in lacrime. Ai militari che le si erano avvicinati per prestare soccorso la ragazza rumena raccontava che quattro giorni prima, mentre si trovava a Catania con la sorella 15enne, 2 ragazzi rumeni, che la stessa conosceva di vista, le si avvicinavano e con la scusa di un caffè facevano salire sulla loro auto la sorella minorenne e se ne andavano senza fare più ritorno. Non sapendo cosa fare ma essendo a conoscenza che uno dei suoi connazionali responsabile del rapimento della sorella vivesse a Gela, la ragazza ha raggiunto la città dove, sul corso principale, incontrava la pattuglia di Carabinieri. Raccolte queste prime e frammentarie informazioni ed il nome di uno dei rumeni (GABRIEL) responsabile di aver sottratto la minore alla custodia della sorella, i militari hanno effettuato immediati controlli ed accertavano che la sera del 7 gennaio 2014, effettivamente, a Gela veniva fermata da una pattuglia di Carabinieri un’auto con a bordo 3 cittadini rumeni tra cui una giovane presentata come maggiorenne, i quali rispondevano alla descrizione fornita dalla donna. Nel giro di poche ore venivano rintracciati i due rumeni e la minore, anch’ella rumena, presso un’abitazione del quartiere San Giacomo a Gela.
Le indagini avviate dai Carabinieri mostravano come la stessa minore fosse stata costretta a prostituirsi all’interno dell’abitazione di via Aretusa (domicilio di uno dei 2 rumeni fermati) ed individuare alcuni clienti della ragazza. Zamfir e Rata offrivano a uomini di Gela la possibilità di passare alcune ore in compagnia di una bella ragazza. I clienti venivano accompagnati presso la casa e là lasciati soli con la minore. Per ogni rapporto la cifra da pagare era 50 euro, da consegnare alla ragazza la quale, terminato il rapporto, telefonava ai due sfruttatori affinché questi raggiungessero l’appartamento per prendere i soldi.