Gela. Dai contributi a fondo perduto allo stop di tutti i tributi locali. Gli esercenti cittadini, dopo aver sponsorizzato l’uso delle royalties per coprire il riavvio delle attività in crisi, tornano a chiedere misure d’urgenza. Ad oggi, però, non è chiaro con quali fondi il Comune dovrebbe intervenire, dato che il sindaco Lucio Greco ha parlato di un rischio default a causa dell’eventuale eccessiva pressione sulle casse del municipio, scartando tra le altre cose la proposta dell’uso delle royalties, in realtà sempre più striminzite. Per Casartigiani del Golfo, che ha partecipato al consiglio monotematico di giovedì con il presidente Antonio Ruvio, fortemente critico verso la politica, serve un “piano Marshall”, autorizzando prima possibile il riavvio delle attività commerciali. “Ripartire al più presto non è l’ambizione o la pretesa degli imprenditori ma l’obiettivo condiviso da tutti quelli che vogliono tornare alla vita, imprenditori e cittadini – dice – va garantita la disponibilità immediata e senza limitazioni dei dispositivi di protezione individuale prescritti dalle norme in vigore, in grado di assicurare la tutela dei dipendenti, come di artigiani e imprenditori. Nelle piccole imprese, i titolari sono a loro volta coinvolti in prima persona nelle attività e non hanno interesse a rischiare la salute di nessuno”.
Casartigiani tra le richieste, fa riferimento ad un “fondo speciale di finanziamento per le piccole imprese” e ad un ampliamento della cassa integrazione, oltre le nove settimane. Si rivolge anche alle banche, chiedendo una “potente iniezione di liquidità”. Gli esercenti ribadiscono che i tributi locali e nazionali vanno bloccati per tutto il 2020, oltre a fare pressing sul fondo di garanzia per le piccole medie imprese. Misure che in ogni caso dovranno in gran parte passare da interventi del governo centrale.