Gela. I patti elettorali vanno rispettati: quindi, il rapporto con gli ex Mpa non va reciso. Netta la presa di posizione del capogruppo Pd in consiglio comunale Enrico Vella.
“In questa fase di grande confusione – dice l’esponente democratico – bisogna considerare quello che c’è già stato in passato. Quest’esperienza amministrativa è iniziata insieme all’Mpa e, di conseguenza, è giusto che termini secondo coerenza. Ovviamente, bisognerà considerare l’esito delle prossime consultazioni elettorali e il passaggio verso il centro sinistra del gruppo che si rifà al deputato Pino Federico”.
La dialettica interna al Pd rischia, però, di subire gravi battute d’arresto: non sembra un mistero, infatti, che il rapporto fra lo stesso Vella e il primo cittadino Angelo Fasulo sia da tempo incrinato.
“Onestamente – spiega il capogruppo – non ho avuto alcuna comunicazione dal sindaco. Non l’ho proprio sentito. Adesso, saremo chiamati a discutere due argomenti molto importanti in consiglio comunale. Avevo proposto di evitare la convocazione di sedute prima della tornata elettorale. Evidentemente, il mio monito è caduto nel vuoto”.
Il panorama interno al Pd, quindi, continua a rimanere molto frastagliato. “In ogni caso – ammette ancora Vella – credo, aldilà di tutto, che uno dei problemi più gravi da affrontare sia quello dei lavoratori della Ghelas multiservizi. Non possiamo permettere che novanta famiglia rimangano senza alcuna sicurezza occupazionale”.
Per le prossime mosse strategiche, in sostanza, c’è ancora tempo. “Mi pare scontato – conclude Vella – che dopo le elezioni dovrà ritornare sul tavolo di discussione il punto relativo alla riorganizzazione dell’azione amministrativa. Il rimpasto in giunta? Di certo, non sarei contrario”.