Gela. In municipio, è atteso il confronto sulla fase due, per la ripartenza dopo il periodo più virulento dell’emergenza Covid. Per giovedì, è fissato un consiglio comunale monotematico, voluto per valutare gli interventi prioritari che facciano da rilancio all’economica locale sempre più colpita da una crisi senza fine. La convocazione trova l’appoggio dell’amministrazione comunale e il vicesindaco Terenziano Di Stefano ha spiegato che per ripartire bisognerà non perdere ulteriore tempo così da concretizzare i circa 200 milioni di euro a disposizione del municipio, come somma di tutti i finanziamenti legati a programmi regionali, nazionali e comunitari. I confederali di Cgil, Cisl e Uil ritengono che un confronto di questo tipo debba partire dal coinvolgimento delle parti sociali. I sindacati, ad oggi, non hanno ricevuto alcuna convocazione. Si rivolgono al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. “Da più parti e soprattutto dalle istituzioni di ogni livello sentiamo dire ogni giorno che in questo momento di grave crisi occorre remare dalla stessa parte per il bene del nostro territorio, facendo ognuno la propria parte e dando un contributo secondo ciò che ad ognuno compete. Nulla di più vero – dicono i segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania – siamo profondamente d’accordo che la crisi economica e umana è tale da unirsi per cercare di uscirne nel migliore dei modi. Ci rammarica però che, spesso, siano solo parole al vento che riempiono i giornali e le orecchie dei cittadini. Viene convocato un consiglio comunale monotematico con oggetto emblematico, “Riparti Gela”, per far fronte alla grave crisi economica da cui siamo investiti ma vengono tagliati fuori i sindacati confederali che, siamo costretti a ricordarlo e ribadirlo, si occupano della qualità della vita dei cittadini e del mondo del lavoro e questa scelta lascia quantomeno perplessi e noi siamo convinti si tratti di una dimenticanza e come tale intendiamo evidenziarla per la imminente occasione istituzionale e per quelle future, dato che in quelle passate siamo stati sempre convocati come è normale in tutti i Comuni d’Italia, come avviene a tutti i livelli, incluso quello nazionale”.
I confederali rimangono in attesa della convocazione e chiedono che in questa fase non si mettano in prima linea i personalismi, anche politici. “L’auspicio è che si mettano da parte i personalismi e si metta in pratica ciò che giornalmente viene sbandierato – hanno scritto al presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito – cioè il bene comune che appartiene a tutte le donne e agli uomini di buona volontà a partire dai tanti che hanno l’onere e l’onore di rappresentare gli interessi collettivi del mondo del lavoro e dei cittadini nel senso lato e profondo del termine. Per questa ragione abbiamo già affrontato con tanti sindaci e organi consiliari il tema della nuova povertà, dell’utilizzo dei fondi Pac e dell’area di crisi complessa perché noi non abbiamo dimenticato di essere la provincia al 104esimo posto su 104 in Italia. “Riparti Gela” ci convince, partendo dalla coerenza e dall’autorevolezza di tutte le istituzioni”.
Avete consumato la città di Gela e ora aspettate l’invito per dare il colpo di grazia? Andate a lavorare, voi che un giorno non lo avete fatto mai e siete stati i sanguisuga dei lavoratori.