Gela. Uno scheletro abbandonato e, adesso, decisamente pericoloso. Il baratro del progetto di un possibile centro direzionale nel cuore di via Venezia, a ridosso del commissariato di polizia di via Zucchetto, è finito nel mirino di una più ampia riflessione del sindacalista della Fillea Cgil Ignazio Giudice.
Stando all’esponente sindacale, lo scheletro è da abbattere.
Un’opera, risalente ad almeno quattro anni fa, rimasta sospesa: tra contrasti fra imprenditori e inerzia burocratica.
Una realtà che, secondo il sindacalista, si lega a responsabilità istituzionali: in sostanza, spetta agli amministratori vigilare sulla conclusione di lavori appaltati in pompa magna.
Per questa ragione, Giudice richiama, addirittura, lo statuto comunale di Vicenza, impostato intorno alla tutela del patrimonio pubblico.
Oggi, quello scheletro che cinge via Venezia, dopo anni d’infiltrazioni d’acqua piovana che, inevitabilmente, hanno inciso sulle fondamenta: va abbattuto.
Quello che doveva essere un centro direzionale “regalato” alla città dall’agrigentina Hopaf si è trasformato nella testa di ponte di una, fin troppo diffusa, superficialità amministrativa.
