Gela. Almeno fino all’emergenza che ha bloccato tutto, lavoravano in Lombardia e senza avere altre possibilità sono dovuti rientrare in città. Da settimane, sono in quarantena ma non sanno nulla dell’esito dei tamponi effettuati. Sono almeno una decina gli operai che non riescono a capire cosa li aspetti ancora. “Dalle autorità sanitarie competenti non sono riusciti ad avere indicazioni certe – spiega l’avvocato Filippo Di Mauro che li rappresenta – sono isolati da tutto e da tutti. La gran parte di loro ha scelto di trascorrere la quarantena a Manfria e in immobili rurali”. C’è chi attende anche da più di dieci giorni di conoscere l’esito degli esami effettuati a fine marzo. Per loro, però, non sono arrivate risposte e quindi proseguono un isolamento, che non gli permette neanche di rapportarsi con i familiari.
Una situazione che continua a ripetersi troppo spesso, soprattutto tra coloro che per lavoro si sono trovati nelle zone del contagio e sono poi rientrati in città, non avendo altre soluzioni né abitative né di eventuale sostegno economico.