Gela. Sta collaborando a pieno regime con il sindaco Lucio Greco, in una fase di estrema emergenza. L’assessore Terenziano Di Stefano, in queste settimane, è tra i più attivi nel coordinare gli interventi, anche attraverso il Centro operativo comunale. Sulla vicenda del finanziamento di Eni per la progettazione di una nuova terapia intensiva al “Vittorio Emanuele”, cerca di sgomberare il campo da equivoci e probabilmente lo fa anche rispetto a quanto accaduto tra le fila delle sua stessa maggioranza, subito dopo l’annuncio. “Non è tempo di fare a gara per i meriti – dice – però è doveroso sottolineare l’impegno che ci sta mettendo il sindaco. Non appena si era diffusa la prima comunicazione ufficiale, che faceva riferimento al progetto della terapia intensiva al “Sant’Elia” di Caltanissetta e non al “Vittorio Emanuele”, è stato il sindaco ad attivare subito i suoi canali con l’Asp, la presidenza della Regione e con la stessa azienda. Ho vissuto quelle ore insieme a lui ed è giusto farlo emergere. E’ sempre stato presente”. Secondo il vicesindaco, la scelta ufficializzata da Eni va nella direzione giusta. “Onestamente, se la terapia intensiva, in una fase come quella attuale, non fosse stata prevista al “Vittorio Emanuele” ma al “Sant’Elia” di Caltanissetta – conclude – per la città sarebbe stata un’altra beffa, che non potevamo permetterci”.
Negli ultimi giorni, a seguito della comunicazione arrivata dalla multinazionale, diversi esponenti politici e istituzionali si sono intestati la “causa”.