Resuttano (Cl). Troppo invitante quella porzione di terreno, così pulita e curata e nemmeno tanto distante dal centro del paese. Per l’improvvisato pastore quello era il luogo ideale dove portare al pascolo le proprie pecore.
Peccato solo che quella zona fosse di notevole interesse storico e oggetto di recupero ambientale, il parco urbano di Resuttano, cioè, denominato “Parco delle rimembranze” per il fatto che veniva piantato un albero ogni deceduto in guerra e attualmente ogni nuovo nato nel comune. I carabinieri hanno così tratto in arresto Massimo Paternò Falzone, 33 anni, pastore e panettiere, pregiudicato. I reati che gli vengono contestati sono ricettazione aggravata, danneggiamento aggravato, introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo.
L’uomo aveva condotto all’interno del parco ben cinquantasei ovini, di provenienza illecita, incurante del valore dell’area del parco, provocando con la sua attività di improvvisato pastore, dei danni alle giostre in ferro riservate ai bimbi, e al percorso podistico, rendendoli impraticabili a causa degli escrementi, dei pellami e dell’attrezzatura abbandonata sul posto. La sua non curanza dell’interesse pubblico a discapito dei locali abitanti lo ha portato addirittura ad elevare una recinzione all’interno del predetto parco al fine di raccogliere e occultare il crescente gregge.
L’arrestato ha trascorso la nottata nelle camere di sicurezza dell’arma dei carabinieri, in attesa del giudizio che verrà celebrato con il rito della direttissima davanti al tribunale di Caltanissetta.