Gela. C’è stata apprensione tra medici, infermieri e personale socio sanitario per il rischio di contagio di scabbia. Tutta colpa di un caso scoperto nei giorni scorsi. È accaduto a Catania anche se l’involontaria untrice è una donna di Gela.
Una paziente affetta da varie patologie che alcune settimane addietro era stata ricoverata e che ha finito per contagiare la scabbia a due medici, tre infermieri, un ausiliario, due pazienti e un loro familiare. In totale, finora, dieci casi conclamati. All’origine del contagio, appunto, una sessantenne gelese, ricoverata nello scorso mese di ottobre perché affetta da diverse patologie e anche sottoposta a dialisi. La signora, dopo essere stata ricoverata in alcuni reparti, è deceduta alcuni giorni fa. In un primo momento i medici le avevano diagnosticato una psoriasi, tant’è che ne fu disposto il ricovero nel reparto di Dermatologia. La scabbia sarebbe insorta, secondo quanto sostengono i sanitari, solo in una fase successiva al ricovero, perché probabilmente la signora aveva in incubazione l’infezione.
«Solo quando abbiamo avuto il sospetto – ha spiegato Santina Carini, il direttore medico di presidio, a un’agenzia di stampa – che oltre alla psoriasi ci fosse dell’altro, abbiamo subito proceduto con l’esame istologico». Una volta accertata la presenza del caso di scabbia, è stata disposta la terapia profilattica del personale e la bonifica degli ambienti in cui era stata ricoverata la sessantenne gelese.