Emergenza sanitaria, “Libera-mente”: “Politica in questa fase non può accontentarsi del possibile”

 
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Gela. La crisi in atto, ormai è chiaro a tutti, sta facendo emergere carenze sanitarie che il territorio sconta da decenni e che in una situazione di vero e proprio shock collettivo le fanno apparire in tutta la loro gravità. La politica, in questa fase, non sembra poter ovviare con soluzioni definitive, ma sta tentando di attutire il colpo, facendo ricorso a soluzioni di emergenza. Anche tra le fila della maggioranza del sindaco Lucio Greco, che quotidianamente monitora lo stato della crisi, ci sono voci fortemente critiche, non solo verso i vertici Asp ma anche rispetto alla gestione amministrativa di questa terribile fase. “La sensazione al momento è che si viaggi a tentoni o peggio nella speranza che nulla di grave accada – spiegano i consiglieri di “Libera-mente” Vincenzo Casciana, Diego Iaglietti e Pierpaolo Grisanti – la speranza è che si tratti solo di una brutta sensazione che sarà smentita dai fatti. Il vantaggio temporale che abbiamo avuto non può essere vanificato da una mancanza di strategia o da un tardivo ed inefficacie intervento. Questo non lo possiamo permettere. La politica ha il dovere di affermare il proprio ruolo attivo di controllo, che di certo negli anni è mancato. E’ necessario garantire la certezza delle informazioni, nel rispetto della privacy, in quanto più che mai in questo momento una corretta, tempestiva e chiara informazione consentirebbe di ricostruire i percorsi e i contatti di chi, effettivamente, sia risultato positivo al virus”. I tre consiglieri non sembrano convinti delle strategie messe in atto, anche dall’amministrazione comunale. “Abbiamo il dovere di chiedere il perché in città diverse della stessa provincia si sia provveduto ad azioni non omogenee per affrontare il medesimo problema, basti verificare il metodo di prelievo dei tamponi a Niscemi. La politica non può permettersi di gestire un’emergenza di questo tipo nel bel mezzo dei “faremo” o “avremo” – dicono ancora – senza essere in grado di dare delle risposte certe alla moltitudine di cittadini che denuncia e chiede risposte ogni giorno. Non è ammissibile non poter dare risposte o che nessuno sia in grado di darle ai cittadini che, finita la quarantena volontaria, non sono nelle condizioni di conoscere nemmeno la data del tampone. Tutto questo, insieme a molto altro, genera solo confusione e un diffuso disagio sociale ormai difficilmente gestibile. La politica non è chiamata a sperare. E chiamata ad organizzare, predisporre, battere il pugno se serve e su questo noi non accetteremo mediazioni di alcuna natura”.

Sono convinti che non sia sufficiente che la politica, compresa la giunta Greco, e i vertici Asp, possano limitarsi ad annunciare intenti di lungo periodo, senza garanzie per l’immediato. “Ci auguriamo e l’augurio è sincero e privo di politichese spicciolo, che le istituzioni tutte, a partire da quelle locali fino ad arrivare alle figure dirigenziali Asp – concludono – siano nel più breve tempo possibile nelle condizioni di coprire fattivamente i vuoti lì dove finora si sono limitati a ricordarci di stare a casa o che stanno facendo il possibile. Il possibile, come denunciato dai cittadini, ad oggi è stato poco e non basta. Peraltro, non è l’impossibile che chiede la città. Chiede ciò che di diritto le spetta, che venga protetta attraverso ciò che finora non ha avuto. Ognuno faccia la propria parte, ma ora”.

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