Gela. L’emergenza in atto, come tanti avevano già preventivato, sta facendo emergere, oggi più che in passato, enormi ritardi nella macchina sanitaria locale, attenuati solo da una diffusione certamente meno intesa del contagio rispetto ad altre zone della penisola. L’allerta Covid rischia di far saltare il banco politico, anche in municipio. Giovedì, nel corso di una conferenza dei capigruppo convocata per fare il punto della situazione, è stato stilato un decalogo di interventi ritenuti essenziali per migliorare l’organizzazione anti-Coronavirus, attraverso un rafforzamento delle strutture sanitarie e degli interventi di prevenzione. Il documento che ne è scaturito, che trae spunto anche dalla piattaforma di proposte del centrodestra, è diventato un caso politico. In base all’intesa raggiunta dai consiglieri, va inoltrato alla prefettura di Caltanissetta e ai vertici Asp. L’opposizione, con i consiglieri di centrodestra e l’indipendente Paola Gudice (vicepresidente dell’assise civica), critica pesantemente l’operato del presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, addirittura invitandolo a dimettersi. “Dopo quarantotto ore siamo ancora in attesa dell’invio del documento. A questo punto, l’invito che facciamo nella qualità di consiglieri comunali al “collega” Sammito è di sforzarsi di guidare l’assise civica mantenendo il ruolo istituzionale di terzietà che è prerogativa del presidente del civico consesso – dicono i consiglieri – se invece è in quella fase di bulimia mediatica che gli fa perdere di vista sia il suo ruolo che la fase delicata di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, allora lo invitiamo a dimettersi per il bene di tutta la collettività. La città ha già visto troppa mala gestione amministrativa”. Pare che qualche disappunto sia stato espresso anche da esponenti di maggioranza. Per l’opposizione che ha deciso di contestare Sammito, il presidente risentirebbe troppo del volere del sindaco Lucio Greco. “Siamo consapevoli che in piena pandemia mondiale, queste diatribe dovrebbero essere messe da parte – aggiungono Salvatore Scerra, Sandra Bennici, Gabriele Pellegrino, Giuseppe Spata, Emanuele Alabiso e Paola Giudice – ma purtroppo, come spesso capita, il ruolo di garante della democrazia in questo consiglio comunale salta per demerito di un presidente eletto da tutti, ma a servizio solo del sindaco”.
I consiglieri di opposizione hanno scelto di inoltrare il documento integrale direttamente ad Asp. Tra le altre rivendicazioni, si chiede l’aumento del numero di ambulanze impegnate sul territorio, l’organizzazione di un pool di medici impegnato nei tamponi e un cronoprogramma preciso dei lavori per reparti come malattie infettive al “Vittorio Emanuele”.
Come direbbero a catania:
Semuu pessi