Gela. Il blocco quasi totale di tutte le attività economiche, ad eccezione di quelle ritenute necessarie, sta mettendo a dura prova la tenuta di interi comparti, che in città già risentivano di una crisi che si protrae da tempo. I vertici regionali della Fipe-Confcommercio hanno scritto al presidente della Regione Nello Musumeci, all’assessore all’economia Gaetano Armao e ai vertici bancari di Abi. Ritengono necessari supporti economici per migliaia di esercenti, ristoratori e addetti del turismo. Anche il presidente della sezione locale Paolo Grimaldi teme che lo stop per l’emergenza Covid possa costringere alle chiusura decine di attività. “In questo momento di grave crisi, non vogliamo perdere la speranza di una ripresa che ci riporti alla normalità – dice – oggi più che mai dobbiamo essere uniti per superare questa guerra. Le aziende stanno subendo gravi danni economici che mettono a dura prova tanti imprenditori, con il rischio di non poter riaprire le proprie attività e di conseguenza di perdere moltissimi posti di lavoro”.
Grimaldi è convinto che quanto sta accadendo inciderà profondamente sui comparti più esposti, dalla ristorazione al turismo. “Cambierà il modo di fare acquisti e turismo, per questo motivo lanciamo un grido di aiuto, a Gela così come in tutta Italia e nel mondo – aggiunge – tutte le attività di somministrazione alimenti e bevande stanno sopportando un durissimo colpo, una grossa percentuale di queste di certo non sarà più in grado di riaprire se non si prenderanno provvedimenti adeguati, di sostegno economico finanziario”. Sono tanti gli interrogativi sul dopo emergenza e tanti potrebbero dire basta, a causa del colpo finale della crisi.