Gela. Avrebbero rubato buona parte del materiale edile presente all’interno di uno dei cantieri avviati nel cimitero di contrada Farello: furto che, stando agli investigatori, sarebbe stato poi al centro dell’omicidio di Francesco Martines, risalente al dicembre di due anni fa. Per questa ragione, si è aperto il processo a carico di Angelo Meroni e Francesco Ferracane, difesi dall’avvocato Davide Limoncello. Sono accusati di essere penetrati nel cantiere per portare via la refurtiva.
Il materiale rubato, però, sarebbe stato reclamato, solo poche ore dopo, dal trentottenne Martines e da alcuni suoi parenti. Il cantiere finito nel mirino dei ladri era stato avviato dall’impresa di famiglia dell’uomo.
Angelo Meroni, imputato in questo nuovo processo, sta già rispondendo dell’omicidio del trentottenne. Nel gruppo di presunti ladri venne individuato anche un minorenne che risponderà davanti ai giudici di Caltanissetta. Il furto contestato dai magistrati della procura venne subito attribuito a Meroni anche dallo stesso Francesco Martines che, per questa ragione, cercò di recuperarlo.