Palermo. “Ringrazio gli uomini della guardia costiera per esser riusciti a limitare i danni ambientali provocati dallo sversamento di petrolio a mare dagli impianti della raffineria di Gela. Un brutto incidente che ci impone di alzare il livello dei controlli.
La Giunta regionale ha già
potenziato nelle aree industriali siciliane le strutture di prevenzione sanitaria e cura sulle malattie tipiche dei danni ambientali e all’Eni sono state concesse le autorizzazioni regionali e nazionali necessarie a rafforzare la sicurezza degli impianti di Gela.
Occorre procedere rapidamente, ben vengano gli accertamenti necessari da parte
della magistratura. Convocherò una riunione con i dirigenti dell’Eni per chiedere spiegazioni su quanto purtroppo accaduto a Gela e soprattutto su quali investimenti intende promuovere l’Eni per risolvere in maniera definitiva il problema degli sversamenti di petroli a mare”.
Così l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, commenta la fuoriuscita di idrocarburi – finiti in mare ieri nel tratto di linea P2 lungo il pontile della raffineria Eni – a causa di un guasto alla condotta sottoposta a sequestro dalla Procura della Repubblica di Gela che ha avviato un’indagine sull’accaduto.