Gela. Entro aprile la Ghelas multiservizi avrà il bilancio 2019. L’approvazione slitterà solo di poche settimane, a causa dell’emergenza Covid-19. Il manager Francesco Trainito lo conferma, spiegando che la tenuta finanziaria dell’azienda non è a rischio. “Per noi è cruciale arrivare all’approvazione del bilancio – dice – al momento, non siamo bancabili ma con il bilancio la situazione cambia completamente. Riteniamo che si possa chiudere in parità. La solidità finanziaria? Ghelas non ha problemi, il nuovo contratto prevede condizioni molto favorevoli”. L’imprenditore, voluto alla guida della municipalizzata dal sindaco Lucio Greco, ha già da tempo avviato contatti con i fondi previdenziali per rientrare dal debito che riguarda il tfr dei dipendenti. “Siamo pronti a versare il trimestre gennaio, febbraio e marzo – aggiunge – con i responsabili del fondo principale, Fonte, cercheremo di chiudere prima possibile. Hanno avuto alcuni problemi tecnici, ma noi siamo pronti”. I mancati versamenti delle precedenti gestioni dovrebbero essere coperti attraverso un piano di rateizzazione. Intanto, nonostante l’emergenza in atto, sono partiti i lavori per installare impianti di illuminazione a led, lungo l’intera via Torre di Manfria. “E’ un progetto tutto finanziato da Ghelas – aggiunge Trainito – abbiamo acquistato circa quattrocento led e ne abbiamo già installati sessanta. Con un investimento di circa 45 mila euro, compreso il costo dei cavi di rame che abbiamo dovuto acquistare dopo i furti messi a segno in quella zona, prevediamo un risparmio annuo di circa 58 mila euro. In una prospettiva decennale, abbiamo calcolato che il risparmio sarà di circa 580 mila euro. Se questi sistemi venissero installati per l’intero territorio coperto da Ghelas, allora il Comune potrebbe spendere annualmente tra i 600 e i 700 mila euro a fronte di una spesa che al momento, solo per l’illuminazione pubblica, tocca i 3 milioni di euro”. Sulla gestione della società in house, prima dell’insediamento di Trainito, non erano mancate le polemiche, con l’ex manager Gianfranco Fidone che aveva sollevato diversi dubbi sulla tenuta della società, arrivando ad ipotizzare la messa in liquidazione.
I rapporti con il sindaco Lucio Greco non sono mai veramente decollati e alla fine l’avvocato ha virato su Trainito, dopo le dimissioni di Fidone. Sul futuro dei lavoratori, in base ai numeri in mano alla nuova gestione, non dovrebbero esserci nubi preoccupanti.