Gela. Ore 21, il Pronto soccorso si trasforma in una bolgia. Un uomo, genero di un paziente ricoverato nelle stanze dell’Astanteria per esami dell’ipoglicemia, si è scagliato contro un metronotte (S. A. le sua iniziali) del servizio di vigilanza notturna della ditta Ksm.
Nella colluttazione è rimasto ferito anche un infermiere (F. B. le sue iniziali), colpito all’inguine con un cellulare. Il medico in servizio (G. S. le sue iniziali), una donna, sarebbe stata aggredita verbalmente e, secondo alcuni dipendenti ospedalieri, minacciata.
Per riportare la calma nell’unità operativa di Medicina emergenza e accettazione si è rivelato necessario l’intervento dei carabinieri del locale reparto territoriale di via Venezia.
I militari dell’arma hanno sentito la versione dei protagonisti della colluttazione che adesso rischia di sfociare in azioni giudiziarie. Sul posto si è resa necessaria anche la presenza del dirigente del Pronto soccorso, il medico Gaetano Orlando, costretto a garantire per diverse ore il servizio notturno proseguito in verità senza ulteriori problemi.
L’infermiere aggredito, che stava effettuando il servizio di triage, si è dovuto fare medicare dai suoi colleghi. “Nel tentativo di soccorrere il metronotte – spiega l’infermiere – l’uomo inferocito non ha esitato a lanciarmi il suo telefonino, colpendomi all’inguine. Mi ha procurato una contusione giudicata guaribile in cinque giorni.
Ho mostrato anche ai carabinieri le ferite riportate. La dottoressa in servizio ha subito minacce verbali mentre il metronotte ha avuto la peggio. Non possiamo rimanere con le mani in mano – conclude l’operatore sanitario – anche per questo motivo ho deciso di denunciare l’episodio alle forze dell’ordine sporgendo una formale denuncia”.