Riscossione Sicilia chiude, la Cgil contro: “Inaccettabile, andremo in prefettura”

 
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Gela. “Esiste in città da mezzo secolo e la chiusura della sede decentrata di Riscossione Sicilia, tanto per intenderci l’ex Serit, è uno smacco non solo per questo territorio ma anche per i comuni limitrofi che hanno sempre avuto come riferimento gli uffici locali.

A questo punto, chiederemo l’intervento del prefetto di Caltanissetta Carmine Valente. Questi uffici sono troppo importanti per il futuro locale”.
Il segretario generale provinciale della Cgil Ignazio Giudice si rivolge direttamente ai vertici di Sicilia Riscossione, a maggioranza controllata dalla regione, per dire no alla chiusura della sede decentrata presente in città.
“Parliamo di uffici portati avanti da cinque dipendenti, compreso il direttore – spiega il sindacalista – trovo assurdo che venga tagliata una sede che assicura profitti costanti mentre si tengano aperte realtà poco vantagiose da un punto di vista finanziario”.
Per queste ragioni, Giudice chiama a raccolta le istituzioni locali e, soprattutto, i tanti professionisti che, quotidianamente, si servono degli uffici di Riscossione Sicilia.
“La Cgil, a tutti i livelli – conclude il sindacalista – non consentirà una negoziazione al ribasso su servizi pubblici importanti per la vita di interi territori. La cura di dimagrimento imposta senza nessuna discussione con le parti sociali e con i rappresentanti del territorio, amministrazione comunale e deputazione, è un motivo in più per rivendicare con urgenza il blocco di tale decisione, perseguendo come comune obiettivo l’armonia dei servizi presenti nell’area. Il territorio non è disposto a tollerare l’ennesima cancellazione di un servizio pubblico, in modo unilaterale e senza alcun criterio oggettivo”.

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