Gela. L’incubo amianto continua a costellare il destino di decine di operai della fabbrica Eni e non solo. Lunedì 23 settembre, dalle ore 16:30 presso l’aula consiliare di Palazzo di Città, una conferenza regionale cercherà di tracciare un primo resoconto sull’esperienza locale (al seguente link, il programma completo http://it.calameo.com/read/00059847917bd9ee62ea5).
Verranno resi noti, infatti, i dati emersi dai controlli specialistici effettuati su molti operai dell’indotto Eni. Non a caso, saranno presenti i responsabili dei dipartimenti universitari e ospedalieri catanesi che hanno deciso di approfondire le loro ricerche sul caso Gela.
Ugo Di Maria e Giuseppe Musumeci saranno tra i relatori del dibattito, al quale prenderà parte anche l’avvocato Ezio Bonanni, rappresentante legale di molti operai della fabbrica intaccati dal rischio amianto.
L’iniziativa è stata voluta dai rappresentanti locali dell’Osservatorio nazionale amianto Salvatore Granvillano e Franco Famà.
Il dottor Antonino Biundo, responsabile del reparto di pneumatologia dell’ospedale Vittorio Emanuele che, personalmente, ha svolto i primi accertamenti sugli operai della fabbrica, ha contribuito a portare avanti un’attività che, adesso, potrebbe arricchirsi di ulteriori dati.
Intanto, martedì, l’avvocato Ezio Bonanni formalizzerà, davanti ai giudici del tribunale, la costituzione di parte civile di almeno cento operai dello stabilimento di contrada Piana del Signore durante una delle udienze del processo a carico di cinque dirigenti del gruppo Eni.