Gela. Per evitare il contagio, soprattutto da parte di chi rientra dalle zone ad alto rischio, bisogna “chiudere” la città. Una proposta che arriva direttamente dal consigliere comunale Sandra Bennici. Spiega di essere molto delusa “dal sindaco Lucio Greco e dal presidente della Regione Nello Musumeci”. Le misure attuate per prevenire la diffusione del Coronavirus sarebbero troppo blande, comunque lasciate alla coscienza civica di chi rientra in città. Invece, secondo Bennici servono posti di blocco nelle vie di accesso al territorio locale. “Il mio invito pressante alle autorità cittadine è di istituire subito posti di blocco nelle tre vie di uscita ed entrata, presidiando la stazione ferroviaria ed annotando la provenienza delle persone per raccogliere la loro personale dichiarazione di non provenire dalle zone lombarde – dice – e disporre la quarantena domiciliare obbligatoria per loro e per i loro parenti. La stessa cosa faccia Musumeci, renda l’isola inaccessibile nel prossimo periodo, essendo la Sicilia a statuto speciale può prendere una decisione così forte. Tuteli i siciliani dall’invasione di chi scappa dalle zone rosse. Oggi siamo ancora nelle condizioni di arginare il fenomeno ma domani? Non dovrebbero fare ingresso coloro che arrivano da quelle zone. La Sicilia e i siciliani vanno protetti”. Secondo Bennici, attuando subito misure forti come quelle suggerite, si potrebbero evitare gravi conseguenze.
“Facciamo oggi quello che è necessario e sarà certamente meno oneroso – conclude – anziché subirlo, trasformando Gela in un’insostenibile zona di coprifuoco”.