Gela. Negli ultimi giorni, anche nell’indotto di raffineria l’emergenza Coronavirus sta preoccupando i lavoratori. Dalla segreteria provinciale dell’Ugl metalmeccanici è partita una richiesta ufficiale a tutte le aziende che operano negli appalti di Eni. “Bisogna fornire i dispositivi di sicurezza agli operai che lavorano nell’indotto”, spiega il segretario Francesco Cacici. Nella missiva, il sindacalista fa inoltre riferimento al rispetto di un adeguato “livello di attenzione igienica” e delle “norme di sicurezza”. Gli operai che lavorano tra gli impianti della fabbrica di contrada Piana del Signore non sarebbero assolutamente tutelati dal rischio del contagio e vanno rispettate tutte le misure previste “nel decreto del presidente del consiglio” e nelle norme definite dalla Regione, ribadisce Cacici.
Adesso, si attende che le aziende si adeguino, mettendo a disposizione dei dipendenti i presidi essenziali.
Bravo ciccio
Dicci chi ngapu e furguna 10 cristiani senza guanti e maschiri un ci si cchiana altrimenti cunsumu e cristiani a casa