Gela. Dopo il confronto romano di fine gennaio, parte quello a livello locale. Sindacati e manager Eni, dalla prossima settimana, inizieranno una serie di verifiche. In programma, ci sono incontri che toccano gli assetti produttivi strategici della multinazionale sul territorio. Mercoledì prossimo, le segreterie provinciali di Filctem, Femca e Uiltec si metteranno al tavolo con i vertici di Enimed. “Cercheremo di avere un cronoprogramma preciso per i lavori della base gas del progetto “Argo-Cassiopea”, dice il segretario provinciale della Femca-Cisl Francesco Emiliani. Da tempo, anche prima del faccia a faccia tra le segreterie nazionali e le aziende del cane a sei zampe, le segreterie territoriali chiedono di poter avere in mano una programmazione precisa dei lavori della base gas, sbloccati dopo la firma della proroga Via. Temono ritardi che potrebbero far slittare lavori e cantieri, ritenuti essenziali anche per mantenere l’occupazione nell’indotto. Quello sulla base gas è l’investimento finanziariamente più consistente, messo in programma da Eni nel protocollo di intesa del 2014. Ritardi burocratici ce ne sono stati parecchi, con una procedura che si è dipanata tra gli uffici della Regione e quelli ministeriali. Poi, sarà la volta di fare il punto sulle bonifiche, con i responsabili di Eni Rewind, la società che si occupa del settore. Anche su questo fronte le segreterie chiederanno lumi, a cominciare dagli interventi pianificati.
“Attendiamo che venga fissata una data per incontrare i vertici di Raffineria – aggiunge Emiliani – la richiesta è stata formalizzata”. I sindacati puntano ad una stabilità negli investimenti e hanno da poco ribadito come la proroga del “blocca trivelle” governativo possa avere ricadute negative sulla produzione nel sito locale. Con la riconversione green della fabbrica di contrada Piana del Signore, il settore up stream della multinazionale è ormai considerato un punto fondamentale, anche per il futuro degli investimenti nel sito locale.