Gela. La protesta dei netturbini della SAp è rientrata ma non lo stato di agitazione. Il segretario della Cgil, Ignazio Giudice, chiarisce i contorni della protesta. “Nel verbale del 24 luglio l’Ato Cl 2 si è assunta la responsabilità di sostituirsi ai pagamenti che le imprese dovrebbero fare ogni mese agli operatori ecologici.
Dovevano trascorrere 15 giorni e invece di giorni ne sono trascorsi 25 e nessuno, ne’ l’Ato Cl 2 ne’ l’amministrazione Comunale ha dato notizie in merito a tale scelta condivisa dalla Cgil proprio perche’ metteva a riparo da altri ritardi le retribuzioni dei lavoratori”.
“Gli Ato – prosegue Giudice a cosa ed a chi sono utili? Sono serviti al politico e/o al partito più in auge in un determinato momento (quello delle nomine) per avere l’uomo di fiducia in un settore nevralgico della vita pubblica delle istituzioni; è servito ai cittadini avere l’Ato? Le città non ha migliorato il livello di pulizia ne’ aumentato la raccolta differenziata; la tassa sui rifiuti a Gela come negli altri Comuni è aumentata; le imprese che hanno eseguito i lavori per conto dell’ATO hanno già annunciato anche in Prefettura l’avvio di un contenzioso per milioni e milioni di euro e se avranno ragione l’Ato che altro non è che la somma dei Comuni da qualche parte dovrà pur prendere questi soldi e guarda un po’ a pagare saranno sempre i cittadini”.