Gela. Non si ferma la protesta degli ex lavoratori della Trainito Costruzioni. Dopo il sit in di ieri, davanti all’ingresso del centro direzionale Enimed, da questa mattina i lavoratori e i sindacalisti di Fillea-Cgil e Filca-Cisl hanno spostato la protesta lungo un tratto della statale 117 bis, sempre a ridosso del centro direzionale. Nessun blocco, ma solo la volontà di esprimere tutto il loro dissenso. C’erano i sindacalisti Ignazio Giudice e Francesco Cosca. Sul posto, sono arrivate alcune pattuglie di polizia, a monitorare l’intera situazione. “Nè le aziende nè l’amministrazione comunale sembrano interessate al futuro di questi lavoratori, ingiustamente rimasti senza occupazione – spiegano in strada Giudice e Cosca – a questo punto, non ci rimane che questa pacifica forma di protesta”. Molti incontri sono andati deserti, con i vertici di Sdl e Di Cataldo (aziende dell’indotto Enimed) che hanno comunicato di non avere la possibilità di assumere i lavoratori, rimasti senza occupazione dopo che la Trainito Costruzioni ha scelto di lasciare i contratti. Senza risposte da Enimed e dalle società dell’indotto, la protesta potrebbe inasprirsi.
“Siamo molto dispiaciuti dal fatto che gli altri operai dell’indotto Enimed non abbiano voluto esprimere alcuna solidarietà nei confronti di questi lavoratori – dicono ancora i sindacalisti – sono situazioni che non dovrebbero mai verificarsi”. Nel sito Enimed, le attività proseguono mentre lavoratori e sindacalisti rimangono in strada, in attesa di risposte. La protesta è sostenuta anche dal segretario provinciale della Filca-Cisl Francesco Sodano.