Appello “Mutata arma”, respinte istanze ricusazione giudici: difese vanno in Cassazione

 
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Gela. Le istanze di ricusazione sono state respinte, ad eccezione di quella che può incidere su un unico capo di imputazione, contestato a Carmelo Vella. Secondo i giudici civili della Corte d’appello di Caltanissetta, i magistrati della prima sezione penale possono decidere sugli imputati nel procedimento scaturito dall’inchiesta antimafia “Mutata arma”. Le difese, in più occasioni, hanno sottolineato che i giudici chiamati a valutare i coinvolti, in passato si sono già pronunciati, anche sull’esistenza del clan Rinzivillo. Per le difese, ci sarebbe un evidente pregiudizio e per questo motivo hanno ricusato la Corte, chiedendo che il giudizio di secondo grado passi in mano ad un’altra sezione. Lo hanno ribadito gli avvocati Flavio Sinatra, Salvo Macrì e Cristina Alfieri, che adesso si rivolgeranno alla Corte di Cassazione. Il procedimento di secondo grado riprenderà a fine marzo, salvo che la Cassazione non accolga le loro istanze. La ricusazione è stata avanzata nell’interesse di Davide Faraci, Carmelo Vella, Graziano Vella e Salvatore Graziano Biundo.

Una richiesta di astensione era partita direttamente dai giudici, ma il presidente della Corte d’appello l’ha respinta. I legali hanno spiegato che l’attuale collegio non può garantire la necessaria terzietà. Gli imputati sono ritenuti a disposizione dei Rinzivillo, soprattutto per la gestione delle armi e del giro di droga. In appello, pure Maich Vella, Davide Pardo e Andrea Tomaselli. Nel pool di difesa, ci sono inoltre gli avvocati Ignazio Raniolo e Giuseppe Fiorenza.

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