Gela. Il contenuto della perizia, sulla quale ha insistito la difesa, alla fine si è dimostrato decisivo. Un minorenne è stato assolto, perché incapace di intendere e di volere. Aveva appena quattordici anni quando venne accusato di molestie e abusi su una bambina di cinque anni. Una vicenda emersa, anche a seguito della volontà della famiglia della piccola. Hanno voluto che si andasse fino in fondo, per evitare che potesse nuovamente accadere. Hanno seguito l’intero procedimento, assistiti dall’avvocato Nicoletta Cauchi. Il difensore, l’avvocato Salvo Macrì, fin da subito ha spiegato che il ragazzo avrebbe maturato disturbi psichici e turbe, al punto da non comprendere le conseguenze delle sue azioni. Ha posto la necessità di approfondirne le condizioni, attraverso l’esame del perito che seguì il caso anche in fase di incidente probatorio. L’esperto ha ribadito l’esistenza dei gravi disturbi, pure di tipo sessuale.
Ci sarebbero queste ragioni dietro a quanto accaduto alla piccola. L’imputato è stato assolto, ma il giudice gli ha comunque imposto una misura di sicurezza, con la permanenza in strutture di cura e terapia.