Palermo. «Se a Miccichè dà fastidio La Destra perchè è venuto a fare accattonaggio politico a casa mia per ben due ore a sollecitarmi per supplicare il Pdl?». Lo afferma Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, in seguito alle dichiarazioni di Gianfranco Miccichè sulle regionali siciliane.
Il Pdl risponde invece al candidato autonomista, che ha accusato i berlusconiani di essere i padroni delle ferriere. «È un pretesto senza fondamenta quello invocato da Gianfranco Miccichè sul cambio del nome del Pdl». Lo affermano i coordinatori regionali del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione, Dore Misuraca e Domenico Nania. «È vero, invece, che non siamo i ‘padroni delle ferrierè – aggiungono – ma quel Popolo della libertà che da dopo il ‘ribaltonè, di cui lo stesso Miccichè è stato uno dei protagonisti, è stato sempre coerente contro la politica di Lombardo che ha messo in ginocchio la Sicilia e i siciliani. Il nostro è un partito la cui sigla e i cui valori sono condivisi da molti anni ormai da quei milioni di italiani che l’hanno voluto al governo del Paese». «Semmai, analizzando quanto detto da Miccichè sul proprio disimpegno nei confronti del ‘propriò candidato Nello Musumeci, non se ne riescono – concludono – a cogliere le motivazioni.
Esse, infatti, sembrano fondate su osservazioni soltanto labiali perchè prive di contenuti politici. Noi abbiamo accolto e condiviso l’appello di Musumeci e, con senso di responsabilità e coerenza, continueremo a sostenerlo».